Il bambu' o bamboo Il bambu' o bamboo

Pianta bambuDescrizione e generalità del Bambù

Il bambù è una pianta particolarmente sviluppata nell’area orientale, originaria delle zone tropicali e subtropicali. Il bambù (o bamboo) appartiene alla famiglia delle Poaceae (ex Graminaceae), ma “rinchiudere” questa pianta in un solo genere è davvero sbagliato in quanto le sue elevatissime capacità adattive hanno reso possibile la coltivazione in moltissimi ambienti differenti con caratteristiche peculiari differenti.

Come si può immaginale, viene coltivato soprattutto tra Cina e Giappone, ma ricche coltivazioni si possono trovare anche in Africa, Oceania e America.
Il bambù è una pianta dal portamento arbustivo, sempreverde, imponente e vigorosa. L’altezza di questa pianta è estremamente variabile, in base alle specie. Le radici del bambù sono rizomatose e capaci di diffondersi molto in profondità. A seconda dalla diffusione, più o meno invasiva, dell’apparato radicale si distinguono alcune specie.

Il fusto caratteristico di questa pianta è dotato di internodi cavi e nodi cilindrici dalla quale spuntano le foglie. Le foglie hanno un aspetto lungo, sottile e lanceolato, di un colore verde più o meno intenso a seconda della specie. Il bambù produce anche dei fiori dalla forma simile ad un asparago, tuttavia è raro che fioriscano in caso di piante coltivate.

Il legno di bambù è particolarmente apprezzato dall’artigianato grazie alla sua robustezza coniugata con una grande leggerezza e flessibilità.

 

Specie differenti bambùSpecie differenti di Bambù

I bambù a seconda delle specie possono essere alti da pochi centimetri ad alcuni metri, differiscono solitamente per colore e apparato radicale. Elenchiamo in questa sede le specie maggiormente caratteristiche:

  • Phy. Edulis, coltivata per i saporiti germogli e la produzione di canne.
  • Phy. Dulcis, anch’essa apprezzata per i germogli.
  • Viridiglauscens, tra le preferite per la produzione di legname.
  • Dendrocalamus giganteus, la specie più alta ed imponente che raggiunge i 40 m di altezza e 30 cm di diametro.

Foglie pianta bambù

Pianta bambù in vaso

Canne bambu o bamboo

Bambù e orchidea

 

Come coltivare il bambùColtivazione del Bambù

Il bambù può essere coltivato sia in piena terra che in vaso, l’importante è garantirgli una buona illuminazione. Essendo di origine tropicale, queste piante prediligono un ambiente caldo e umido.

Quando le foglie si seccano e cadono sul terreno non vanno rimosse in quanto proteggono la pianta, gestendo l’evaporazione dell’acqua e, degradandosi, forniscono elementi nutritivi utili alla pianta madre. Il tappeto di foglie mantiene le radici fresche d’estate e calde d’inverno.

Proteggere le radici è fondamentale per poter coltivare a lungo il bambù, la parte aerea, infatti, può anche morire, ma se sopravvivono le radici, la pianta può rigenerarsi. Alcune specie di bambù possono essere molto invasive, per questa ragione è bene tenere il bambù separato dalle altre piante coltivate.

Riprodurre la pianta di bambù tramite seme è quasi impossibile, bisogna infatti piantare i semi a pochi giorni dalla loro produzione e, anche adottando particolari accorgimenti, è difficile che se ne traggano i risultati sperati.

La riproduzione del bambù avviene con l’impollinazione anemofila, ossia col vento. La pianta produce un gran numero di fiori, per avere la certezza che qualche altra possa nascere. Tuttavia la forte fioritura talvolta è causa di un indebolimento fatale. Si consideri comunque che la fioritura non avviene tutti gli anni, ma ad intervalli di 10, 20 o 100 anni.

Per tutto il periodo di primavera ed estate, il bambù richiede abbondanti innaffiature, senza però creare ristagni idrici. Nel caso di coltivazione in vaso, è bene introdurre ciottoli nel sottovaso e nebulizzare la chioma. Ogni anno, o al massimo due, è necessario un rinvaso da effettuarsi tra aprile e maggio. Si richiede un terriccio ben drenato e una collocazione senza avvallamenti. Come concimi si prediligono quelli liquidi, da diluire, contenenti azoto, fosforo e potassio.

La potatura va effettuata quando i germogli hanno terminato la loro crescita e vanno nascendo le nuove foglie. Questo processo va effettuato con pazienza a più riprese. Si consiglia di sterilizzare le cesoie con una fiamma prima del loro utilizzo. In generale si consideri che la pianta cambia il proprio apparato di foglie tra primavera ed inizi dell’estate (e non in autunno!).

 

Malattie e parassiti della pianta del bambuMalattie e parassiti del Bambù

La pianta di bambù tende ad indebolirsi e morire con la fioritura. Al tempo stesso il vento può compromettere la salute della pianta, aumentando la traspirazione tramite le foglie. Tutti questi problemi si possono risolvere, proteggendo il terreno (lasciando le foglie cadute oppure ricoprendo le radici con la paglia) e garantendo una periodica concimazione.

In generale il bambù non è particolarmente soggetto ad infezioni. Qualora si presentassero sulla pagina inferiore delle foglie delle macchie marroni o bianche, il bambù potrebbe essere infestato da cocciniglia (bruna o cotonosa). Per eliminare questi parassi la pianta va trattata con prodotti specifici, oppure tamponando la zona infetta con battuffoli di alcool, oppure acqua e sapone neutro, risciacquando poi il tutto con cura.

Talvolta possono presentarsi ragnetti rossi o piccoli pidocchi, entrambi capaci di compromettere lo stato di salute della pianta, comunque debellabili con prodotti specifici.

 

Come viene utilizzato il bambuCome si utilizza il Bambù

La legna prodotta dal bambù viene utilizzata a scopi artigianali. La pianta è una dei maggiori assorbitori di C02 e sarebbe bene quindi incrementarne la coltivazione per limitare le emissioni inquinanti nell’atmosfera. Dal bambù si ricavano inoltre dei germogli commestibili e ricchissimi di elementi nutritivi.

Il bambù viene inoltre scelto per la produzione di carta, tessuti e parquet. Questa pianta è l’alimento preferito dei panda ed il fatto che venga sfruttato in maniera massiccia sta compromettendo la sopravvivenza di questa specie.


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